Dopo quattro gare la Ferrari non è ancora riuscita a salire sul podio. Neppure una strategia diversa da tutti gli altri ha permesso a Leclerc e Hamilton di trovare la strada per le coppe.
E dire che con la bandiera a scacchi li stava aspettando Luca di Montezemolo, fiero sbandieratore del gran premio del Bahrain e primo a congratularsi con la coppia della McLaren, divisa da un Russell sempre costante in questo inizio di campionato. L’uomo del giorno in prospettiva campionato è Oscar Piastri in testa dall’inizio alla fine e mai nel mirino di chi lo seguiva.
Ha dominato gestendo la gara senza difficoltà anche quando la Safety Car ha ricompattato il gruppo al 32° giro. Alla fine ha chiuso con 15 secondi di vantaggio su Russell, un distacco falsato dai giri dietro la Safety che non racconta esattamente in valori in pista. La McLaren è indubbiamente la miglior macchina in pista, ma non bisogna commettere errori, altrimenti si fa la fine di Norris che scatta indietro, si becca 5” di penalità per esser scattato fuori posizione e chiude lottando con Russell per la seconda posizione.
Russell è finito sotto inchiesta per aver aperto quando non avrebbe dovuto il DRS. Un errore che non ha prodotto vantaggi reali, tanto che lo stesso Vasseur ha detto: “Non credo che verrà penalizzato”.
La Ferrari, scattata con gomme medie, mentre tutti gli altri sono partiti con le Pirelli morbide, aveva in mente una strategia particolare che la Safety Car ha certamente complicato. La Scuderia aveva in mente una serie media-media-morbida, ma la Safety ha obbligato a montare le Pirelli dure per l’ultimo stint.
Sta di fatto che Charles ha perso due posizioni rispetto alla partenza, mentre Hamilton ne ha guadagnate quattro ma spesso si è lasciato andare in messaggi radio poco incoraggianti come quel “la machina non gira” attorno al 40° giro.
“Siamo a due tre decimi dalle McLaren”, conferma Vasseur.



